Consiglio comunale diviso Bocciate le coppie di fatto

IL MESSAGGERO VENETO (Gorizia) 22/05/2013 – Consiglio comunale diviso Bocciate le coppie di fatto

L’assemblea civica non approva la richiesta di istituire il registro comunale Cingolani (Pd): centrodestra miope, si è persa una grande occasione

anelli-matrimonioNo da parte dell’assemblea civica all’istituzione del registro comunale delle coppie di fatto: un elenco dove iscrivere le persone conviventi, unite da vincoli non “legali” ma affettivi ed economici, anche dello stesso sesso. Dei 5 punti proposti dalla petizione presentata dai Radicali il consiglio comunale ne ha approvati 3 su 5. Sì unanime al primo punto che prevedeva l’inserimento nello statuto del principio di pari opportunità, al secondo punto che consentirà l’avvio di un programma di prevenzione e contrasto all’omofobia e al quarto punto nel quale si parla di azioni trasversali per promuovere la non discriminazione. l consiglio comunale si è invece spaccato per il punto 3 che prevedeva l’adesione ad una rete di contrasto alla discriminazione sessuale e soprattutto per il punto 5, quello sull’istituzione del registro comunale delle unioni civili.

Per il punto 5, su richiesta del consigliere dell’Idv Stefano Abrami, si è votato per appello nominale: 12 voti favorevoli, 25 contrari, un solo astenuto (Bandelj del Pd). A favore Abrami, Livio Bianchini (Sel), Manuela Botteghi, Mattia Policardo e Roberto Marcosig (Movimento 5 stelle), Giuseppe Cingolani, Oliviero Furlan, Marilka Korsic, David Peterin e Bozidar Tabaj (Pd), Emanuele Traini (Federazione della sinistra), Rosa Tucci (“Gorizia è tua). Contrari il sindaco Ettore Romoli, Emilio Baiocchi (“Fuori l’Italia dell’Ue”), Michele Bressan (“Gorizia è tua”), Giovanni Bressan, Stefano Ceretta, Giuseppe Ciotta, Francesco Del Sordi, Fabio Gentile, Franco Hassek, Dario Obizzi, Guido Germano Pettarin, Francesco Piscopo, Michele Punteri, Rinaldo Roldo, Silvana Romano, Riccardo Stasi, Alessandro Tavella, Alessio Zorzenon (Popolo di Gorizia), Luca Cagliari e Roberto Sartori (Udc), Fabrizio Oreti e Celestino Turco (“Civica per Gorizia”), Mario Comelli, Antonino Saia e Alessandro Vascotto (“Pensionati per Romoli”).

«La nostra battaglia – sottolinea l’esponente radicale Pietro Pipi – è iniziata nel 2011 come reazione alla decisione dell’amministrazione Romoli, unica in regione, di non aderire all’affissione dei manifesti nella giornata mondiale antiomofobia. Avviammo la raccolta firme che con il voto in aula è arrivata alla prima tappa. Sui due punti non approvati il centrosinistra ha votato a favore e quindi assieme a loro la battaglia può andare avanti per arrivare alla proposta di un referendum comunale”. Per il capogruppo del Pd Cingolani «è stata persa una grande occasione per dare un segnale chiaro a favore delle pari opportunità, contro la discriminazione. Il centro destra si è schierato in modo miope e pregiudiziale. Si trattava di riconoscere pari diritti alle coppie conviventi di qualunque orientamento sessuale siano».

Piero Tallandini

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *