Divorzio breve – Lettera ai consiglieri regionali del FVG

Egregio Consigliere,

come sa, la legge impone ai coniugi che vogliono divorziare l’attesa di ben tre anni (che nella pratica diventano 5/6) dal momento della separazione a quello in cui è possibile iniziare il procedimento di divorzio e quindi dalla possibilità di avere una nuova vita affettiva e familiare. Questo oltre al disagio sociale che può immaginare rappresenta un costo economico oltre che sociale intasando i nostri già oberati tribunali.
Purtroppo nonostante vari tentativi la riforma attualmente in discussione in parlamento (se mai verrà approvata) non risolve questo problema come le potranno dettagliatamente mostrare le associazioni del settore.

La situazione è dunque disperata?

No, lei può come consigliere regionale restituire speranza a tante famiglie chiedendo al suo consiglio regionale di appoggiare il referendum sul Divorzio Breve il cui testo è già pronto (c’è stato un tentativo di raccolta firme lo scorso anno). Difatti come sa se 5 consigli regionali chiedono un referendum valgono come 500.000 firme dei cittadini. A fronte di un referendum convocato il Parlamento sarebbe stimolato a fare una riforma seria, anche perché il comitato promotore ha il potere di riscrivere il quesito se una legge fatta per impedire il referendum non risolve il problema. E se anche il suo consiglio regionale respingesse la sua proposta il fatto che lei l’abbia portata alla discussione aiuterà l’opinione pubblica a conoscere e capire il problema che riguarda molti di noi ma può riguardare chiunque.

Ci vuole aiutare?

QUESITO REFERENDARIO SUL DIVORZIO BREVE

Volete che sia abrogata la legge 1° dicembre 1970, n. 898, limitatamente all’articolo 3, numero 2), lettera b), primo capoverso: “In tutti i predetti casi, per la proposizione della domanda di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, le separazioni devono essersi protratte ininterrottamente da almeno tre anni a far tempo dalla avvenuta comparizione dei coniugi innanzi al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale anche quando il giudizio contenzioso si sia trasformato in consensuale. L’eventuale interruzione della separazione deve essere eccepita dalla parte convenuta”?

Marco Gentili

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Una risposta

  1. admin ha detto:

    Ai consiglieri regionali del FVG

    La discussione sul divorzio breve è ripresa in questi giorni al Senato, anche grazie ad una iniziativa nonviolenta che ha coinvolto più di 2000 cittadini.

    A questo punto, prima di procedere ad una richiesta di referendum, sarà opportuno verificare se nei prossimi mesi il Parlamento riuscirà ad approvare la riforma o prevarranno tecniche dilatorie che potrebbero bloccare il provvedimento.

    Ringrazio i consiglieri che fin qui si sono dichiarati favorevoli all’iniziativa e propongo di rimandare di qualche mese l’iniziativa referendaria nel caso, malaugurato, che la riforma non vada in porto.

    Grazie.

    Marco Gentili
    (Trieste 17 novembre 2014)

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