Radicali: Azienda farmaceutica inutile Il bonus bebè? Come un’elemosina

Cenni: meglio borse di studio per universitari

IL MESSAGGERO VENETO (Gorizia) 05/03/2011 – Radicali: Azienda farmaceutica inutile Il bonus bebè? Come un’elemosina

«L’assessore Romano il giorno 1 marzo ha dato il via al progetto “ Incentivo alla vita-Nati a Gorizia”. Questo progetto dovrebbe essere l’atto politico – amministrativo che garantirà a Gorizia il mantenimento del punto nascita. Per raggiungere tale obiettivo l’assessorato, in collaborazione con Azienda sanitaria, ospedale San Giovanni di Dio e Azienda speciale farmaceutica, riconoscerà un bonus di 200 euro alle neo mamme. Come radicale intendo levare la voce contro questo provvedimento illiberale, anti-storico e di stampo vetero comunista»: è quanto sostiene l’esponente dei radicali goriziani, Lorenzo Cenni.

«Il bonus – a suo dire – è una elemosina tipica di certa mentalità assistenzialista che ritiene il consumatore incapace di scegliere. Pensare di vincere la sfida della competitività non con la competenza, l’innovazione e la qualità dei servizi è una vera presa in giro. Ma si pensa davvero che se una mamma deve scegliere tra un reparto sicuro, efficiente e all’avanguardia e uno in cui si dà il bonus di 200 euro per i pannolini opti per questa seconda scelta»?

«Appare inoltre curioso – continua Cenni – che il provvedimento sia esteso retroattivamente ai nati a partire dal 28 febbraio 2008. Più che incentivo sarà un indennizzo. E’ utile sapere che lo standard per tenere in piedi un reparto di neonatologia è cifrato attorno ai 1500 parti-anno per cui c’è da pensare che l’assessore Romano abbia previsto un fondo di 300.000 euro l’anno. A noi non risulta un accantonamento vincolato di questa entità, ma se così fosse i contribuenti devono sapere cosa si è tagliato. Forse per quest’anno è previsto un taglio per i premi alla dirigenza? Forse si risparmierà sui lavori dell’ascensore o sulle spese delle partecipate»?

«A questo proposito come Radicali – precisa ancora – stiamo preparando una petizione per chiedere la chiusura della Azienda speciale farmaceutica, azienda controllata dal Comune e talmente “speciale” che non ha un sito web e sulla quale non è dato sapere fatturato annuo, utili e componenti del consiglio di amministrazione. E quindi proprio come abbiamo già fatto, da soli, per il Consorzio universitario, ora ci impegneremo per fare luce su questa Azienda speciale “fantasma”. Bisogna avere il coraggio politico di dire se si è per la concorrenza e il libero mercato o per i “bonus” e l’assistenzialismo pubblico. La partitocrazia ha bisogno dell’assistenzialismo per avere voti con promesse di “buoni”: il bonus pannolino, i buoni benzina, il buono spesa e via così ingrassando il debito pubblico».

Cenni conclude: «La nostra proposta è quella di mettere in vendita le due farmacie comunali e con il ricavato non “regalare” pannolini, ma borse di studio per giovani studenti particolarmente meritevoli che intendono venire a studiare, vivere e spendere a Gorizia per 4 o 5 anni».

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