Giustizia, in Fvg funziona diminuiti i carichi penali

IL MESSAGGERO VENETO (Regione) 29/01/2012 – Giustizia, in Fvg funziona diminuiti i carichi penali

Aperto l’anno giudiziario. L’appello del giudici: salvate il tribunale di Tolmezzo Gli avvocati contro la riforma Monti. I radicali: basta con le carceri sovraffollate

TRIESTE – Duemilasettecento pendenze – meno 20 per cento rispetto a cinque anni fa – e il primato italiano per la giustizia civile: il sistema giudiziario del Friuli Venezia Giulia apre l’anno con la cerimonia ufficiale e guarda anche il lato positivo della situazione, nonostante le carenze d’organico e l’interrogativo del tribunale di Tolmezzo. «Nella nostra Regione il buon funzionamento degli Uffici Giudiziari – ha detto ieri a Trieste il presidente della Corte d’Appello, Mario Trampus – da un lato, e della Pubblica Amministrazione, dall’altro, si sono consolidati nel tempo, spesso positivamente intersecandosi. Il trend virtuoso che ha caratterizzato la Giustizia regionale hanno determinato l’utile collocamento delle sezioni penali e civili rispettivamente al primo e al sesto posto nazionale per indice di ricambio, rappresentato dal rapporto tra il numero dei procedimenti definiti e quelli sopravvenuti».

Oltre al primato del civile, che vanta un indice di ricambio di 1,14 (114 definizioni su 100 sopravvenienze), è rilevante anche il risultato del settore penale, con 1.721 sentenze emesse nel 2011, con una media di 215 per magistrato, ed una forte riduzione delle pendenze, oggi pari a 2.700 rispetto alle 3.400 di cinque anni fa. Dato rilevante se si pensa che le sopravvenienze nell’ultimo anno sono state 1.580. Il presidente della Corte d’Appello di Trieste, ha ribadito il proprio parere favorevole rispetto alla prospettata soppressione degli uffici del giudice di pace non circondariali e delle sedi distaccate dei tribunali, a patto che venga salvato il Tribunale di Tolmezzo, la cui soppressione, oltre a comportare disagi per il sistema della Giustizia regionale, che ricadrebbero tutti sul tribunale di Udine, comporterebbe anche l’azzeramento delle sei unità di personale messe a disposizione gratuitamente agli uffici giudiziari di Tolmezzo dalle amministrazioni locali. La protesta degli avvocati. La cerimonia è stata disertata, così come in tutt’Italia, dagli avvocati. A Roberto Gambel Benussi, presidente dell’Ordine degli avvocati di Trieste, è spettato il compito di leggere il discorso di protesta della categoria contro le norme varate dal Governo che rischiano di «allontanare i cittadini dalla giustizia».

Al termine del suo discorso, il rappresentante se n’è andato: tutte le sedie riservate agli avvocati sono rimaste vuote. I Radicali. Ma quella dei difensori non è stata l’unica protesta: una ventina di aderenti ai Radicali Italiani ha manifestato davanti al palazzo di Giustizia di Trieste per proporre al Governo una grande amnistia per la Repubblica. La proposta è stata formalizzata da Rita Bernardini, deputato dei Radicali, nel corso della cerimonia. «Bisogna rientrare nella legalità – ha detto Bernardini – e non c’é legalità in un sistema che ha più di 10 milioni di processi pendenti, tra penali e civili, e laddove il sistema carcerario, l’anello più debole, versa in totale degrado, con una costante violazione diritti umani causa il sovraffollamento delle carceri. A sostenere la necessità di un amnistia non siamo solo noi, ma nei giorni scorsi anche il procuratore di Napoli, Buonaiuto, – ha aggiunto – ha detto che bisogna avere il coraggio di proporre l’amnistia».

Beniamino Pagliaro

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