“Estromesso” il banchetto dei radicali per i referendum

IL MESSAGGERO VENETO (Pordenone) 19/08/2013 – “Estromesso” il banchetto dei radicali per i referendum

L’ULTIMA POLEMICA

Radicali confinati fuori dalla Sagra dei osei. “Non graditi”. A Sacile, il “niet” è arrivato a Stefano Santarossa: il presidente dei Radicali friulani è impegnato sui banchetti della campagna referendaria con la raccolta firme, a tappeto. «Franca Busetto presidente della Pro Sacile ha negato spazio in piazza – ha segnalato Santarossa – al nostro banchetto». Impossibile ritagliare meno di 10 metri quadri per i radicali, 5 ore nella notte bianca della Sagra. «In base a quale principio devo chiedere spazi alla Pro – è stata la domanda di Santarossa alla polizia municipale liventina –? Un tavolino dà problemi di ordine pubblico? Scegliamo le piazze delle sagre per incontrare la gente e informare sui contenuti referendari: giustizia e diritti, compreso l’eutanasia”.

Un film in stile “polenta & osei”, con la piazza pubblica “appaltata” e vietata ai radicali e, pare, anche al Sun di Cordenons. Abbiamo presentato richiesta di occupazione del suolo pubblico il 10 agosto 2013 e la risposta della polizia urbana del 14 agosto 2013 è stata di trovare “un’intesa con la Pro Sacile” – riassume Santarossa –. La presidente Busetto ha messo il veto, ma l’attività di raccolta firme per i referendum è svolta ai sensi degli articoli 17, 18 e 48 della Costituzione. Non ci risulta che la decisione di permettere lo svolgimento del banchetto organizzato da un gruppo politico possa dipendere dal presidente della Pro loco. Tutta la piazza pare “ceduta” e gestita da tale associazione».

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