Nella Lista Cosolini spunta anche l’ex arbitro Baldas

IL PICCOLO (Trieste) 03/04/2011 – Nella Lista Cosolini spunta anche l’ex arbitro Baldas

Nella squadra figurano l’ambientalista Racovelli, la radicale Clara Comelli e l’illyano Decarli

di Piero Rauber

C’è l’ambientalista nato nei disobbedienti (Alfredo Racovelli), c’è l’illyano più “mancino” della storia (Roberto Decarli), c’è la radicale che si batte per i diritti civili (Clara Comelli), c’è il giornalista in pensione libero di schierarsi (Pierluigi Sabatti). E c’è – o meglio dovrebbe esserci, dato che fino all’assemblea interna di martedì le carte in tavola mancano del timbro dell’ufficialità – anche il nome più roboante. Per più di un motivo. Primo: è famoso, perché è di un uomo che ha fatto un “lavoro” che è imparziale per definizione, cioè l’arbitro.

Secondo: è un nome (finora) a sua volta imparziale, politicamente parlando, nel senso che quest’arbitro (finora) non si era lasciato tirare per la giacchetta nera da nessun partito. Terzo: è un nome inatteso. Chi se l’aspettava, in effetti, che Fabio Baldas potesse essere a un passo dal comparire tra i candidati al Consiglio comunale per la lista civica a sostegno di Roberto Cosolini, che lo stesso candidato sindaco del centrosinistra presenterà giovedì prossimo alla “Marittima”? Il diretto interessato non conferma né smentisce, e dà in un certo senso appuntamento proprio a giovedì: «Non c’è nulla di falso e tendenzioso nelle voci che girano sul mio conto, ma non c’è nemmeno nulla di ufficiale, ancora, tutto si deciderà la settimana entrante».

L’ex arbitro internazionale ed ex designatore dei fischietti dei campionati di serie A e B, dunque, guida l’elenco dei possibili componenti della squadra allestita da Cosolini con l’obiettivo sottinteso di “sfondare” oltre il Pd in cabina elettorale a metà maggio. Possibili perché la certificazione definitiva arriverà come detto martedì. Per intanto, stando alle solite indiscrezioni che abbondano più ci si avvicina a una chiamata alle urne, i nomi che girano dicono che la lista Cosolini sarà certo la casa politica dei giovani e della cosiddetta “società civile” che si riconosce nel progetto dello stesso Cosolini, ma anche la casa comune di un certo popolo tendenzialmente laico che sta a sinistra del Pd.

Le cui liste invece (si veda l’articolo sotto, ndr) sono annunciate, quasi fossero un contrappeso strategico, essere zeppe di candidati cattolici, in particolare di quelli che meglio si son “integrati” nell’iter del partitone unico. In queste ore, e proprio in ambienti Pd, alla civica del candidato di centrosinistra si era accostato anche il nome del leader delle coperative dei pescatori Guido Doz, che cinque anni fa invece si era candidato come indipendente sotto il simbolo di Alleanza Nazionale. Ma lui smentisce: «Non mi presento né di qua né di là, ho molte cose da fare, e non mi risulta che nessun altro del settore pesca si candidi in vista delle amministrative».

E mentre Decarli non si nasconde e ringrazia pubblicamente Cosolini «che così ha riconosciuto implicitamente l’impegno da me profuso in questi anni nell’interesse del centrosinistra e soprattutto della città, cosa che mi aspettavo dai Cittadini e che non ho ho avuto», spuntano altri nomi di papabili che danno alla civica una connotazione “mancina”: si tratta di Michela Novel e Sara Matijacic, che vengono come Racovelli e Sabatti da quel “Progetto comune” che si era schierato a sostegno di Alessandro Metz (il quale ora sta lavorando alla civica senza candidarsi) in occasione delle ultime primarie del centrosinistra. Ah sì. La lista Cosolini si chiamerà “Trieste cambia” e avrà come simbolo una goccia a simboleggiare, evocando evidentemente il Carso e la perseveranza, la costanza dell’acqua. Che è capace, alla lunga, di modellare la scorza dura della roccia.

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