Carcere a nuovo. Dal ministero arriva 1 milione

Il Messaggero Veneto (Gorizia) 01/05/2016 – Carcere a nuovo. Dal ministero arriva 1 milione

La conferma dei Radicali, ieri in visita nel penitenziario. Denuncia della Provincia: niente fondi dalla Regione.

di Emanuela Masseria

Carcere GoriziaCriticità e mancanze del carcere goriziano si legano a doppio filo ai finanziamenti in grado di risolverle. Così ieri, in Provincia, a un tavolo con i volontari, ma anche nel corso della visita dei Radicali nella struttura, sono trapelati alcuni importanti aggiornamenti. La buona notizia è che sono stati stanziati i fondi da oltre un milione di euro per far partire il secondo lotto dei lavori in via Barzellini ad agosto o al massimo a settembre. Ciò completerebbe, di fatto, la ristrutturazione del penitenziario. A riportarlo è stato Michele Migliore dei Radicali Fvg, dopo una visita all’interno della struttura. Su un altro fronte l’assessore Ilaria Cecot, che ieri ha coordinato un incontro in Provincia non solo con le associazioni di volontari che operano nel carcere, ma anche con la senatrice Laura Fasiolo, il garante dei detenuti Alberto De Nadai, il cappellano del carcere, don Paolo Zuttion e il sindacalista della Cisl Massimo Bevilacqua, ha poi fatto emergere un altro aspetto relativo ai contributi, ma questa volta negativo.

«Parlando con l’assessore Panariti, alle prese con un nuovo progetto regionale per le carceri in cui verranno stanziati 950 mila euro, ho scoperto che ci sono delle oggettive difficoltà a includere Gorizia per le sue condizioni». Ed entrando in merito alle criticità, ieri ne sono emerse davvero tante e su più fronti. I radicali hanno contato 40 detenuti e circa altrettanti operatori, quindi un organico carente.

Al di là del fatto che metà della struttura è fatiscente, è parso che non ci sia un piano adeguato per coordinare le attività extra carcerarie dei detenuti, sia di tipo lavorativo che formativo. «Nessuno ha ancora visto un piano di istituto per il carcere», ha riportato Cecot, mentre Fasiolo sta continuando a sollecitare il sottosegretario Ferri su questi e altri problemi. La senatrice ieri ha portato alla riunione il nuovo documento sugli Stati generali della giustizia, dove spiccano le attività riabilitative che possono far diminuire i casi di recidività criminale nei detenuti.

Il Messaggero Veneto (Gorizia) 01/05/2016 – «Carenze strutturali per la sezione gay»

Visita in carcere e alla relativa sezione organizzata per accogliere detenuti dichiaratamente omosessuali…

Visita in carcere e alla relativa sezione organizzata per accogliere detenuti dichiaratamente omosessuali, ieri in via Barzellini, da parte di una delegazione dei Radicali composta da Michele Migliori, Anna Benardelli e Lorenzo Cenni. «Una sezione così esiste anche in altre carceri, non è questo il problema. Piuttosto, i quattro detenuti in questione a causa delle carenze della struttura non possono seguire i percorsi educativi, ci sono problemi per l’ora d’aria e l’uso della biblioteca», ha specificato Migliori.

In tutto questo gli omosessuali del comparto ad hoc sono contenti della loro situazione, richiesta per la loro incolumità. I Radicali hanno anche tenuto a sottolineare che «rivelare al momento della carcerazione il proprio orientamento sessuale è una scelta solamente personale, legata a motivi di sicurezza». Benardelli ha aggiunto che la sezione gay si compone «praticamente di due mini-appartamenti nuovissimi, con tv, cucina e bagno». Il braccio destinato ad accogliere i detenuti omosessuali è stato aperto la scorsa estate. (e.m.)

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