Pannella: vigilare sui lavori della casa circondariale
IL MESSAGGERO VENETO (Gorizia) 05/05/2012 – Pannella: vigilare sui lavori della casa circondariale
«Il carcere di Gorizia necessita di manutenzione, ma non è in condizioni peggiori rispetto a quelle che ho trovato nelle altre case circondariali che ho visitato in questi anni». Lo storico leader dei Radicali, Marco Pannella, ha visitato ieri mattina la casa circondariale di via Barzellini, traendo spunto per un’articolata analisi della situazione interna alle strutture carcerarie del capoluogo isontino. «Mi ha colpito scoprire che nel penitenziario operano quaranta agenti di Polizia a fronte di una popolazione carceraria di appena 39 detenuti, venti dei quali romeni», ha detto Pannella, che ha poi tracciato un quadro sulle condizioni della struttura: «Dal tetto filtra l’acqua, mentre un’intera stanza, con uno splendido pavimento in cotto, non può essere utilizzata: si rischia il cedimento.
Bisogna individuare i responsabili della ditta che ha eseguito i lavori e farsi restituire i soldi – ha detto Pannella -. Ora arriveranno circa 2 milioni di euro: sarà compito delle istituzioni vigilare affinché i lavori vengano effettuati a regola d’arte». Pannella ha varcato la soglia del carcere attorno alle 9.30, accompagnato dal consigliere regionale Gaetano Valenti e dal segretario dell’associazione radicale “Trasparenza è partecipazione”, Pietro Pipi, candidato al consiglio comunale nella lista di Fabrizio Manganelli. Subito dopo la visita, il leader radicale ha tenuto un comizio a Palazzo Unione: «Ormai a fare i comizi siamo rimasti in due in Itala: il sottoscritto e Grillo», ha scherzato Pannella.
All’evento conclusivo della campagna elettorale di Manganelli hanno partecipato anche i candidati al consiglio comunale che fanno parte della lista, con in testa proprio Pipi: «Credo che Gorizia possa aver bisogno di un esponente radicale in consiglio – ha detto -. In questi mesi abbiamo centrato dei risultati importanti, sui quali vorremmo concentrarci per nuove battaglie civili», ha voluto sottolineare. (ch.se.)