Biotestamento, è boom di richieste

MESSAGGERO VENETO (Udine) – 12/01/2011 – Biotestamento, è boom di richieste – Donne e famiglie in fila per firmare

Già 164 in lista d’attesa Libra: il consiglio comunale si esprima al più presto sull’istituzione del registro

IL SOLLECITO di GIACOMINA PELLIZZARI

Sessantenne, udinese, istruita, mamma e moglie in buona salute. Questo l’identikit della persona che si mette in coda nella sede dell’associazione Luca Coscioni di via Pradamano per fare testamento biologico. In tre sere qui sono stati depositati 157 biotestamenti, altri 164 sono in lista d’attesa. L’iniziativa organizzata con l’associazione “Per Eluana” e la Chiesa evangelica e metodista ha registrato un risultato inaspettato ecco perché le associazioni hanno difficoltà a garantire il servizio e sollecitano, quindi, il consiglio comunale a esprimersi sull’istituzione del registro dei biotestamenti.

A voler mettere per iscritto le loro volontà sul fine vita sono insomma le donne. Basti pensare che, molto spesso, sono loro che spronano anche i mariti e i figli a farlo. Nell’ufficio di via Pradamano, infatti, capita spesso di veder arrivare la mamma con figli maggiorenni al seguito. «Si tratta di persone laureate con un’età media di 60 anni anche se tra chi ha depositato il biotestamento ci sono anche alcuni ventenni» riferisce il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, Corrado Libra, nell’evidenziare che le signore restano le più informate in materia. Il riscontro ha superato ogni aspettativa, basti pensare che nelle tre sere dedicate alla raccolta dei documenti, nell’ufficio di via Pradamano, si sono presentate dalle 50 alle 80 persone a serata.

Un vero boom difficile da gestire per i 10 volontari, tra i quali i due testimoni che garantiscono il deposito delle volontà sul fine vita davanti al notaio. «Di fronte a questi numeri aveva senso istituire il registro comunale» afferma Libra, secondo il quale questa attesa è il lato dolente della questione rimasta senza una risposta dal consiglio comunale. L’amministrazione di palazzo D’Aronco, infatti, a oltre due anni dalla presentazione, non ha ancora discusso la mozione di “Sinistra e libertà” che prevede, appunto, l’istituzione del registro dei biotestamenti. «In questo periodo non possiamo prendere altre prenotazioni perché ogni volta registriamo dalle 50 alle 60 richieste» insiste Libra convinto che la gente dovrebbe potersi esprimere senza troppe difficoltà.

Per depositare il biotestamento gli interessati devono recarsi una prima volta nell’ufficio di via Pradamano per fissare l’appuntamento e tornare poi ad autenticare la firma davanti al notaio. Lo stesso che conserva il documento nel suo studio non senza, però, aver consegnato copia conforme all’interessato. Una serie di passaggi che richiede una presenza costante di addetti. Cosa che non sarebbe necessaria se il registro fosse stato attivato a palazzo D’Aronco.

Convinto di questo fatto, Libra ha già interpellato il difensore civico di palazzo D’Aronco, Adriano Nascimbeni, per sapere se «è possibile che da un lato si bocci il referendum sull’istituzione del registro dei biotestamenti perché il consiglio comunale non ha adottato apposita delibera e dall’altro il consiglio comunale non discuta la mozione presentata da Pirone, Peratoner e Torretta più di due anni fa». «Nel frattempo – fa notare Libra –, solo in regione, ben 18 amministrazioni si sono già espresse a favore del registro dei biotestamenti».

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *