Ok all’anagrafe degli eletti con tanti distinguo

IL MESSAGGERO VENETO (Udine) 01/02/2011 – Ok all’anagrafe degli eletti con tanti distinguo

Mansi: firme anti-Berlusconi. Tagli alle luci e Arpino accende la candela

Gli altri temi

L’anagrafe degli eletti passa, ma non tutti i consiglieri hanno gradito l’obbligo di dichiarare gli omaggi ricevuti a Natale. Respinta, invece, la proposta di Gianni Ortis di rendere pubbliche le sedute di giunta. Il via libera è arrivato dopo una lunga discussione durante la quale diversi consiglieri di maggioranza hanno preso le distanze dalla proposta di Alessandro Venanzi (Pd) sostenuta anche da Federico Pirone (Sel) ed Enrico D’Este (Innovare).

Il motivo è presto detto. Al vice presidente del consiglio comunale, Franco Della Rossa (Innovare), stride l’obbligo di dichiarare «i finanziamenti ricevuti o i doni, benefici o altri assimilabile». Ma a chiarire il suo pensiero è stato il vicesindaco, Vincenzo Martines, che non ha esitato a bacchettare gli autori della delibera: «State attenti a come scrivete le cose, dovete dirmi quali sono i benefici perché io non ne ho.

Questo mi offende forse intendevate benefit ovvero telefonini, ma questa è un’altra cosa». Diverso il parere dell’assessore all’Innovazione, Paolo Coppola, favorevole alla pubblicazione dei dati. Dello stesso avviso il sindaco, Furio Honsell, anche se non ha mancato di rilevare alcuni errori. Vale a dire la dichiarazione dei compensi da parte del sindaco e degli assessori nominati nelle società partecipate. «Quelle nomine – ha chiarito Honsell – non prevedono compensi». La maggioranza comunque ha respinto il rinvio avanzato dal capogruppo del Pdl, Loris Michelini, e si è ricompattata sul voto favorevole. Si sono astenuti solo Carmelo Spiga (Pd), Della Rossa e il Pdl. Contraria la Lega: «Siamo a favore della trasparenza – ha spiegato Baraba Zelè –, ma questi obblighi sono già previsti dalla legge Brunetta».

La seduta di ieri sera è stata caratterizzata anche dalla “protesta” di Stefano Arpino (gruppo misto) contro i tagli all’illuminazione pubblica. Ecco perché mentre Martines illustrava il bilancio 2011, Arpino ha acceso una candela subito spenta da Carlo Giacomello (Pd). Matteo Mansi (Rc), invece, dopo aver condannato con una mozione di sentimenti il comportamento del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato un presidio davanti al tribunale per chiedere le sue dimissioni. (g.p.)

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *