Firme pro-testamento biologico a Gorizia

IL PICCOLO (Gorizia) 19/12/2010 –  Firme pro-testamento biologico a Gorizia

DA MINA WELBY UN SOSTEGNO ALL’INIZIATIVA

Prima di parlare del libro che ha scritto, Mina Welby l’altra sera ha passato più di un’ora sui marciapiedi di corso Verdi a distribuire volantini per convincere i goriziani infreddoliti a votare per promuovere il referendum consultivo comunale sull’istituzione, anche in città, di un registro dei testamenti biologici. Qualcuno l’ha riconosciuta, altri, intabarrati nelle pesanti sciarpe, invece no. Fisico minuto, determinazione altoatesina (è originaria di San Candido), fare gentile.

E una convinzione, quella della “necessità di affermare la libertà di scelta e di cura”, a dir poco inamovibile. E di questo ha parlato alla libreria Ubik, presentando “L’ultimo gesto d’amore”, un volumetto intenso e commovente nel quale racconta, aiutata dal giovane giornalista molisano Pino Giannini, di lei che, come lei stessa ha detto, “per amore ha riconosciuto al suo uomo il diritto di una morte opportuna”. Intervistata da Nicola Comelli e Christian Seu, firme rispettivamente de Il Piccolo e del Messaggero Veneto, Mina Welby ha evidenziato come “le polemiche e le strumentalizzazione vogliono far credere che questa è una battaglia tra chi sostiene la vita e chi la morte, quando invece tutto ruota attorno a una libertà di scelta che oggi, in Italia, ancora non c’è”.

“Non c’è perché – ha spiegato – il disegno di legge attualmente in discussione in Parlamento vuole impedire qualsiasi autodeterminazione del paziente”. Un’autodeterminazione che oggi, però, in circa una settantina di comuni italiani, tra i quali Gradisca, Ronchi dei Legionari e Cormons, è possibile esprimere attraverso quel registro per i testamenti biologici che invece a Gorizia è stato bocciato. Un punto, quest’ultimo, sul quale è intervenuto Lorenzo Cenni, segretario dell’associazione Trasparenza è partecipazione, che ha promosso l’incontro con Mina Welby e sostiene la campagna referendaria comunale. “Dobbiamo raccogliere altre mille firme di qui alla fine di gennaio – ha detto -. Sarà dura ma ce la possiamo fare”. E proprio per questo a fine gennaio, a dare una mano ai banchetti dei radicali, ci sarà di nuovo Mina Welby.

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