Radicali non graditi

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Rita Cian (foto di Marco Gentili)

IL PICCOLO (Trieste) 03/08/2013 – Radicali non graditi

Scriviamo questa lettera aperta alla segreteria provinciale del Partito democratico di Trieste con l’intento di creare un momento di riflessione e la speranza che la decisione che la stessa segreteria ha preso nei nostri confronti possa essere rivista. Ci riferiamo al rifiuto, comunicatoci dal segretario provinciale del Pd Stefan Cok, a nome della segreteria stessa, alla nostra richiesta di dedicare uno spazio all’interno della Festa Democratica (che si terrà a fine agosto a Opicina) al tema della proposta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia legale ed in particolare alla raccolta firme per la stessa. Tale rifiuto ci sembra davvero incomprensibile per almeno un paio di motivi.

Il primo, che riteniamo il più rilevante, è quello che concerne l’importanza che una Festa Democratica dovrebbe avere come ricaduta politica per un territorio. Un luogo di democrazia appunto, dove temi politici (condivisi o condivisibili) vengono illustrati alla cittadinanza. Una proposta di legge di iniziativa popolare come quella che chiede il rispetto del rifiuto dei trattamenti sanitari e la liceità dell’eutanasia dovrebbe interessare molto sia i vertici di un partito di maggioranza sia i cittadini. Questi ultimi hanno dimostrato che a loro interessa eccome. A testimonianza di ciò le oltre 5 mila firme alla proposta di legge finora raggiunte nella sola città di Trieste. Di queste firme molte sono di iscritti o anche solo elettori del Pd. Alcune, non poche in verità, sono anche di rappresentanti istituzionali di questo Partito.

Non si capisce quindi perché la segreteria del Pd non sostenga questa opportunità. Il secondo motivo, che rende ancor più inspiegabile il rifiuto e che dovrebbe suggerire alla segreteria del Pd di rivedere la propria posizione, è quello che a Roma il Pd sta ospitando già da alcuni giorni i Radicali e le altre associazioni promotrici per raccogliere, all’interno della Festa Democratica che in quella città si tiene, le firme sia per “eutanasia legale” che per i 12 referendum.

Clara Comelli, Rita Cian – Per il Comitato promotore “Eutanasia Legale”

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2 risposte

  1. admin ha detto:

    Ecco la risposta di Stefan Cok segretario provinciale del PD pubblicata su Il Piccolo del 09/08/2013

    Sul tema del “fine vita” Pd aperto al confronto

    Gentile Clara, gentile Rita, la vostra segnalazione di sabato 4 agosto relativamente a eutanasia legale e Partito democratico richiedeva un’integrazione da parte mia, che ben chiarisse la posizione che la segreteria provinciale del Pd ha ritenuto di assumere. Ritengo che il modo migliore sia quello di pubblicare le due lettere, inviatevi a fine giugno e poi dopo il nostro incontro a luglio, che spero possano rappresentare un utile chiarimento e soprattutto consentirci di proseguire un dialogo che da parte nostra si è sempre voluto avere, come spero emerga anche dalle lettere stesse. Nella prima lettera scrivevamo che “il segretario e la segreteria confermano la piena disponibilità ad ascoltare le ragioni dei soggetti promotori e chiedono quindi di essere informati sulle future iniziative della campagna, contemporaneamente ritengono però di non poter impegnare il Partito Democratico in quanto tale in questa azione politica.

    Questa decisione è dettata da una considerazione di base, ovvero dalla linea politica che il nostro Partito ha adottato a livello nazionale, schierandosi sin dalla precedente legislatura a favore di una legislazione aperta in tema di dichiarazioni anticipate di trattamento, rispettosa della volontà del malato di non essere sottoposto a nessun trattamento, di nessun tipo, contro la sua volontà, senza che ciò implicasse anche il ricorso all’eutanasia. Il nostro Partito si è speso e si spende sia a livello parlamentare che nei livelli locali (vedi i numerosi provvedimenti e mozioni sui registri, le Dat eccetera approvati in giro per l’Italia grazie anche ai voti del Pd, non ultima la mozione approvata anche in Consiglio comunale di Trieste) perché l’Italia arrivi ad avere una legislazione moderna in tema di fine vita.

    La valutazione che facciamo però è che unire questo tema a quello dell’eutanasia rischi di ostacolare e non di agevolare l’approvazione di una normativa sul fine vita, unendo due temi che reputiamo avere una valenza intrinseca diversa. Sappiamo in ogni caso che molti degli aderenti del Pd, sia in Italia che a Trieste, hanno già firmato e firmeranno per questa legge, mettendosi a disposizione per agevolare la raccolta delle firme. Proprio perché riteniamo che questo tema sia rivolto, prima ancora che alle forze politiche, alla sensibilità che ogni singolo individuo ha su questi temi comunicheremo la richiesta pervenutaci alla nostra base, per consentire a ognuno sulla base delle informazioni ricevute e delle proprie convinzioni di poter fare le proprie scelte.”

    Ho ritenuto di citare integralmente la prima lettera perché penso essa ben chiarisca anche la decisione che come segreteria abbiamo comunicato ai promotori con una seconda lettera dopo esserci incontrati con loro. La scelta di non raccogliere firme all’interno della festa ci sembrava e ci sembra infatti la più coerente con quanto già espresso, senza voler affatto intendere questa decisione come una volontà di chiusura su temi che di tutto hanno bisogno tranne che di chiusure preconcette o peggio ideologiche. A conferma di ciò anche in questi giorni vi sarà la presenza di rappresentanti del Pd, compreso il sottoscritto, ai banchetti per autenticare le firme. Confido che anche questo scambio di idee possa promuovere la prosecuzione del dibattito su temi che sono vicini alla sensibilità di tanti cittadini e sui quali il Pd era, è e sarà sempre pronto a confrontarsi. A presto.

    Stefan Cok segretario provinciale Pd Trieste

  2. admin ha detto:

    Il segretario Stefan Cok la mette su piano del dialogo sui temi, che a me francamente non è mai interessato. La vera questione è il confronto sulle iniziative. Noi come radicali abbiamo intrapreso un’iniziativa, una proposta di legge di iniziativa popolare per legalizzare l’eutanasia e il PD ne ha intrapresa un’altra, un modo diverso di regolamentare questo fenomeno? A me non risulta. Sono quindi per mantenere l’eutanasia clandestina.

    Marco Gentili

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