Movimento federalista, scintille al congresso

Riuniti da ieri mattina (e fino a domani pomeriggio) gli oltre 200 delegati della formazione politica europea fondata nel 1943 – «L’ex ministro degli esteri si è comportato come Berlusconi»

IL MESSAGGERO VENETO (Gorizia) 12/03/2011 – Movimento federalista, scintille al congresso

Botta e risposta fra Pannella e Serracchiani sulla crisi libica e un possibile incarico a D’Alema

Si è aperto ieri mattina, al Conference center di via Alviano, il venticinquesimo congresso nazionale del Movimento federalista europeo, presieduto da Lucio Levi. La formazione politica, nata nell’agosto del 1943 per volontà di un gruppo di antifascisti capeggiati da Altiero Spinelli, nominerà domani i propri vertici nazionali, discutendo, oggi, le mozioni presentate nel corso della seduta plenaria.

Nell’avveniristica struttura, gestita dall’Università di Trieste, si sono ritrovati oltre duecento delegati provenienti da tutto lo Stivale, che resteranno in città fino al pomeriggio di domani. I lavori si sono aperti nella mattinata di ieri, con la tavola rotonda “Quale Europa per affrontare le sfide della crisi economico-finanziaria e della globalizzazione?”, presieduta dal presidente del Mfe, Lucio Levi. Sono intervenuti Giovanni Crema, presidente della commissione nazionale di garanzia del Psi, Isidoro Gottardo, deputato del Pdl, Alessandro Maran, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Musacchio, responsabile Europa di Sel, Marco Pannella dei Radicali e Debora Serracchiani, europarlamentare del Pd.

Particolarmente atteso l’intervento del leader radicale, che non ha mancato di sorprendere i presenti al Conference, puntando l’obiettivo sulla crisi libica in atto: «Per il loro comportamento nella gestione della questione libica, Obama e Cameron possono considerarsi perfetti allievi di Massimo D’Alema», la stoccata di Pannella. «L’ex ministro degli Esteri si è comportato in passato esattamente come Berlusconi, che aveva accolto con tutti gli onori Gheddafi. Anche per questo, sinceramente, non mi dispiace che qualche “affare” stia andando a monte».

Sulla crisi che sta interessando i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo si è espressa anche l’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani: «Il fatto che l’Europarlamento abbia approvato, pur in ritardo, una specifica risoluzione sulla Libia costituisce un importante episodio per la costruzione di una politica estera europea». Serracchiani ha tuttavia criticato le nomine dei delegati dell’Ue per la gestione della crisi libica: «Nella scelta di tali figure si è giocato al ribasso: nel ruolo avrei visto bene personalità come Blair o D’Alema, che avrebbe sicuramente potuto dare il proprio apporto nella situazione libica», ha spiegato la segretaria regionale del Pd, scatenando l’ironia di Pannella: «Chi, D’Alema? Dubito proprio», ha chiosato l’esponente radicale.

Nel pomeriggio, dopo i saluti delle autorità, si è aperto ufficialmente il congresso del Mfe, con le relazioni del presidente nazionale Levi e del segretario Giorgio Anselmi. Le fasi congressuali termineranno domani, con la proclamazione degli eletti al nuovo comitato centrale e la successiva riunione degli eletti.

Christian Seu

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